Libertà… mi trovo a scrivere in un Blog
che ha questo “intitolato”, dalla mia cara amica Patty. Libertà… parola che
spesso porta a grandi riempimenti di bocca, se come da Patty ben consigliato,
non fosse guarnito da Amore e Rispetto, termini spesso ben decorati e abusati,
per presidiare belle frasette d’alpeggio emotivo.
Da qui il titolo, voi mi direte ma che
c’entra l’Azz! Esclamato con il Poker?
Nulla, di solito con il Poker si usano gli
Assi, ma qui di fenomeni non ce ne sono, bensì sono presenti Azz! Ovvero
esclamazioni di piacevoli stupori con companatico di normalità e densità, con
assenze pregiudizievoli.
Nel Poker si dice “Vedo”, vale a dire la
volontà di consolidare nella puntata la stessa somma del proprio “avversario”,
ecco questo è ciò che è successo a me in Twitter, quando così per caso ho
conosciuto una persona che mi ha fatto scoprire un mondo sconosciuto a molti,
pieno di belle cose che spesso per ignoranza, pregiudizi o forse per
vigliaccheria non le si vuol conoscere e qui rientra in gioco il Poker, si
proprio lui quel gioco che per un innesco strano di combinazioni e fortuna fa
vincere un giocatore piuttosto che un altro.
Il Poker, presuppone anche il Bluff, una
falsificazione operativa e morfologica del volto che “frega” gli avversari.
Proprio per tale motivo mi chiedo senza ipocrisie, data la mia mole forse
Ippocrisie, senza altarini, essendo meramente 1,80cm e senza trasudamenti melensi
essendo a dieta; Se la mia visione ed approccio a questo nuovo contesto da poco
conosciuto tramite la proprietaria del Blog fosse stato lo stesso, se la
conoscenza fosse stata di persona e non tramite Twitter. Tale riflessione me la
faccio e la propongo poiché spesso i preconcetti e i pregiudizi, avverto che
prendono il soppravvento alla voglia di capire:
Capire difficoltà.
Capire normative, spesso sbeffeggiate
Capire la fatica di “chiedere”
Capire il desiderio del voler fare facendo
“fatica” nel farlo.
Insomma con il Poker e con la Libertà (che
mi son preso nello scrivere) propongo tale riflessione timonata dal desiderio
curioso, empatico, umano e civile del “Try walking in my Shoes” e per
chiarezza, dato che l’estate è alle porte ed il colore chiaro andrà di moda e
rinfrescherà dal caldo, tale proposizione mi ripropongo e propongo di metterla
in pratica per moltitudini di contesti che sia retinite pigmentosa, che sia il
vicino di casa che ha la tv con volume a mille.
Non mi sto Celentanizzando, non ho una
sintassi da “predicato” verbale ma credo fortemente che conoscenza,
condivisione, curiosità, senza filtri di pregiudizi che umanamente e ovviamente
possono sollevarsi, possa portare a trampolini edificanti e personali che
consentono tuffi in mareggiate di cose belle con salvagente.
Ringrazio la Patty per la gentile
“ospitata”.
Tanto mi dovevo
Post di Alberto Perego @PeregoA
Questo post è in risposta a dei miei post precedenti:
RispondiElimina"La disabilità si abilita nei social network?"
"Lettera aperta a Massimo Giletti"
in cui affrontavo il tema della disabilità!
Ringrazio Alberto per la delicatezza, l'intelligenza e l'onestà intellettuale con cui tratta questo argomento e in generale l'approccio verso il prossimo!
E' una persona speciale, conosciuta su twitter, che riesce sempre a sorprendermi,ottimo traduttore d'espressioni e stati d'animo, doma le parole come tigri inferocite e desta meraviglia!
Davvero lieta d'averlo ospitato!