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Preconcetti e pregiudizi... incatenano l'anima. Amore e rispetto... le rendono la libertà! Sono un'anima inquieta alla costante ricerca d'autenticità! Non sono mistica né devota... amo la libertà e non vorrei restare imbrigliata nemmeno nelle mie stesse convinzioni... per questo non aderisco a nessuna ideologia... preferisco le singole idee che valuto di volta in volta... sono in continua evoluzione e vorrei soltanto che si amasse e rispettasse maggiormente il prossimo! Utopia!

lunedì 4 marzo 2013

HELP... INGIUSTIZIE DELLO STATO


Il mio nome è Patrizia, ho trentotto anni e vivo a Palermo, vi scrivo per mia madre. E' una persona splendida, onesta e sensibile, ed io l'adoro, per questo vorrei vederla nuovamente sorridere. Purtroppo in questo momento si sente perseguitata.... dallo stato, sì, perché dopo aver vinto una causa in quanto le è stato tolto disonestamente un posto di lavoro che le spettava, le è stato anche riconosciuto un risarcimento per danni morali e materiali.... solo che dopo averli erogati un giudice ha sovvertito la sentenza di risarcimento, con motivazioni palesemente incostituzionali e violanti le norme europee, e ne ha disposto la restituzione.
Adesso mia madre deve allo stato circa 80000 euro comprensivi di mora, che aumenta esponenzialmente, ed ovviamente non li ha più, gravata da debiti com'era e pagando la percentuale all’avvocato. Ha dovuto vendere a me l'auto per timore che la sequestrassero, indebitarsi con la banca con piccolo prestito e quinto dello stipendio per timore che ne trattenessero una parte, e con essi ha aiutato me e mio fratello, non può possedere nulla e nemmeno comprarsi una casa con un mutuo in previsione di una ben misera pensione e col timore in futuro di non potersi nemmeno permettere una casa in affitto, e come se non bastasse deve vivere con l'angoscia di vedersi presentare a casa gli ufficiali giudiziari per un eventuale pignoramento. Attualmente ha serie difficoltà economiche e nessuna finanziaria o banca le fa un prestito perché risulta pesantemente indebitata con lo stato e a sessant’anni è difficile anche trovare un secondo lavoro, è già ufficiale di stato civile del comune di Palermo; noi figli abbiamo le nostre difficoltà e non possiamo aiutarla, le bollette si accatastano, il pagamento dell’affitto si posticipa ed io vivo nel timore e nell’angoscia che commetta un gesto inconsulto… ci siamo rivolti al tribunale europeo per palesi violazioni delle norme comunitarie dei diritti umani ma i tempi sono lunghi e lo stato con i suoi atti persecutori continua a distruggerci la vita. E' mai  possibile che nemmeno nella vecchiaia e dopo una vita di stenti e sacrifici, di dolori e privazioni, si possa vivere , non dico felicemente, ma almeno serenamente? Vi prego, aiutatemi a rendere pubblica questa storia affinché dopo quattro anni il tribunale europeo si esprima in una sentenza e condanni lo stato italiano a desistere da tali persecuzioni e si conceda a mia madre un po’ di serenità.
Posso ovviamente fornire tutta la documentazione che attesti tutto ciò che ho scritto e la mia onestà morale e intellettuale!

P.S. Io sono affetta da retinite pigmentosa con residuo perimetrico binoculare inferiore al 3%,  in pratica cieca civile, ho anche due bambini, Selene di cinque anni e  Paolo di quattro mesi, ed un marito con serie difficoltà lavorative... posso darle amore ma difficilmente riesco a fare altro per lei.

Vi allego la lettera scritta da mia madre in cui spiega nel dettaglio questa insostenibile ed ingiusta situazione.



PATRIZIA FACCARO


LETTERA DISPERATA

Dopo vent’anni di concorsi e avanti indietro dall’ufficio di collocamento, una lotta per ottenere un mio diritto, il lavoro, un reddito per vivere io e i miei figli (allora minorenni); finalmente nel 1994 sono in graduatoria all’ufficio di collocamento di Palermo (dopo aver presentato tutti i documenti che richiedevano) come ausiliario socio-sanitario, sono in lista all’ospedale Villa Sofia di Palermo, sono chiamata, presento i documenti per l’assunzione, visita medica ed esami, tutto a posto, di lì a poco avrei preso servizio ; passano giorni, un mese e non vengo chiamata, vado ad informarmi, mi si risponde che l’ufficio di collocamento aveva mandato una nuova lista dove il mio nome non compariva più. Corro all’ufficio di collocamento per avere delle spiegazioni, mi sento dire che per l’assunzione mancava un documento (che io avevo presentato), insisto nel dire che l’avevo presentato; conclusione… il direttore del collocamento mi fece buttare fuori dai carabinieri. Mi rivolsi al T A R , feci causa al collocamento, e non ero la sola in quel periodo, eravamo in tanti, infatti ci fu il sequestro di molti fascicoli.
In breve, dopo lunghi anni vinsi la causa a pieno titolo, e visto che nel 2000 entrò la legge che riconosceva a chi avesse avuto leso un interesse legittimo, equiparato al diritto soggettivo, che dovesse essere risarcito ma soltanto una volta riconosciuto il reale interesse legittimo e quindi a causa conclusa, il mio avvocato presentò istanza e venni risarcita. Dopo un paio d’anni ricevetti la terribile notizia che dovevo restituire l’intera somma, in quanto una nuova sentenza stabiliva che la legge del 2000 sul risarcimento non fosse retroattiva ma che la richiesta poteva comunque essere presentata entro cinque anni dall’inizio della causa, quindi per quelle dal 1995 in poi, e la mia causa era iniziata nel 1995 ma l’istanza di richiesta di risarcimento era stata inoltrata al tribunale nel 2004, dunque non rientravo negli aventi diritto; peccato che la causa si fosse protratta così a lungo per colpa delle lungaggini burocratiche dello stato ed io avessi fatto causa, l’avessi vinta e fossi già stata risarcita per riconosciuta ritardata giustizia. In pratica avrei potuto chiedere il risarcimento all’inizio della causa ma l’interesse legittimo non mi era ancora stato riconosciuto, la causa era ancora in corso, ed inoltre ancora non esisteva la legge sul risarcimento dell’interesse legittimo, riconosciuto solo nel 2000 appunto; e non avrei potuto richiederlo nemmeno entro i cinque anni dall’inizio della causa poiché non ancora conclusa e dunque non ancora riconosciuto l’interesse legittimo, e protrattasi così a lungo per colpa dello stato, responsabilità riconosciuta da una sentenza.
Prima ritengono che ne ho diritto e me lo concedono, poi lo vogliono restituito, ma il tribunale palermitano a che gioco sta giocando? Forse a rovinare le persone oneste come me, non ci sto! Inoltre quei soldi io non li ho più, in quanto negli anni di disoccupazione avevo accumulato molti debiti. Adesso mi ritrovo disperata, ho dovuto vendere la macchina per non farmela sequestrare, non posso acquistare nulla perché mi viene tolto, sono in affitto, caro affitto, volevo fare un mutuo per acquistare una casetta, ma non posso farlo, non posso fare più nulla. Inoltre mi toglieranno la liquidazione in quanto sono dipendente comunale, non posso chiedere ulteriori prestiti perché inserita nella lista nera dei cattivi pagatori e col mio misero stipendio e altri prestiti già in corso mi ritrovo con l’acqua alla gola e senza nessuna possibilità d’uscita, sommersa da bollette da pagare e affitto. Mi stanno distruggendo la vita, avrò una pensione molto bassa, in quanto ho pochi contributi, come farò a vivere? Il mio avvocato ritenendo che ciò che sta facendo lo stato o (avvocatura di stato) sia illegale si è rivolto al tribunale europeo, ma i tempi sono molto lunghi, intanto la mia vita è finita. Pur essendo una cittadina onesta che ha sempre pagato tutto, (tasse, multe e quant’altro), adesso potrei subire l’offesa e l’umiliazione di vedermi comparire dietro la mia porta i pubblici ufficiali con l’intenzione di pignoramento. Vi prego… qualcuno mi aiuti, non sono una delinquente, non riesco a sopportare tutto questo… aiutatemi prima che sia troppo tardi, rivoglio la mia vita o ci rinuncio per sempre.
 PROVENZANO ROSALIA

 QUESTO POST LO TROVATE ANCHE:

http://www.sicilianews24.it/cronaca/61579-il-lavoro-e-lo-stato-italiano-lettera-di-una-nostra-lettrice.html

http://childrenprotectionworld.blogspot.it/2013/03/il-lavoro-e-lo-stato-italiano-lettera.html

http://www.scrivitalia.it/?p=6815

http://www.webl0g.net/2013/03/05/ingiustizie-dello-stato-lettera-disperata/


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